GLI ALBERI NON SI TOCCANO!!

Appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato, sono beni di pubblico interesse ai quali viene riconosciuta tutela giuridica tramite Direttive Europee, sentenze di Tribunale, di Cassazione, del Consiglio di Stato. L’abbattimento in un albero può anche configurare la commissione del reato punito dall’art. 734 del Codice Penale.

L’eventuale soppressione degli alberi può cagionare un danno che si può anche qualificare come irreparabile per l’intera collettività. 

E’ da mettere in evidenza che una recente sentenza Consiglio di Stato (Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178), ha stabilito come sia fondamentale una seria motivazione di abbattimento di un albero, legata ad effettive problematiche fitosanitarie e di stabilità dell’esemplare che siano ampiamente documentate da una serie di perizie tecniche strumentali e non solo attraverso la valutazione visiva. La pronuncia del massimo organo di giustizia amministrativa evita l’abbattimento di un albero in piena salute se non si ha la certezza scientifica e l’esistenza di un rischio potenziale per la pubblica incolumità.

In sintesi: per procedere all’abbattimento di un albero è necessaria una perizia di stabilità, redatta da un tecnico abilitato, che mostri come l’abbattimento sia l’ultima ratio, valutate ed escluse ragionevolmente ipotesi alternative. E ciò vale anche in caso di potenziale pericolo, affermazione confermata anche dal Tribunale di Roma, Sentenza n.679/2016: “Si può agire anche senza autorizzazione qualora gli alberi siano veramente pericolosi per comprovate ragioni e controlli da tecnici competenti con relazioni fitostatiche e prove strumentali” .

Per le summenzionate motivazioni ho ritenuto opportuno presentare una querela in Questura ed un’Interrogazione Consiliare: occorre fare chiarezza!!!